Nella notte del 12 settembre, è stata attaccata l'ambasciata americana a Bengasi, in Libia. Durante gli scontri hanno perso la vita l'ambasciatore Chris Stevens, Sean Smith, un agente dei servizi segreti, e due marine. L'attacco è stato organizzato da un gruppo di manifestanti che protestavano contro il film Innocence of Muslims (L'innocenza dei musulmani) è stato prodotto da Nakoula Basseley Nakoula, 55 anni, cristiano copto d'origine egiziana e residente negli Stati Uniti.

Mentre resta sconosciuta l'identità del regista, che si firma Sam Bacile (americano con cittadinanza israeliana, ma negli Usa non risulta nessuna persona che abbia il questo nome e lo stesso ha fatto sapere lo stato di Israele). Il video è stato pubblicato su Youtube da Morris Sadek, altro cristiano copto, famoso per i suoi attacchi all'Islam.

Lo spezzone del film di 14 minuti era già online dalla fine di luglio, la scintilla è scattata quando è stato postato, in una data non casuale, l'11 settembre, con i sottotitoli in arabo. Secondo le poche notizie trapelate, Innocence of Muslims è costato 5 milioni di dollari, tutti offerti da donatori ebrei. Stando a quanto detto da Sam Bacile in un'intervista telefonica con il Wall Street Journal, il film aiuterà Israele, "perché mostra al mondo le imperfezioni dell'Islam".

Il film è stato prodotto nel 2011, con la partecipazione di 59 attori e 45 membri della troupe cinematografica, molti dei quali si sono dissociati, sostenendo che nella fase di postproduzione è stata modificata la sceneggiatura iniziale. Finora è stato proiettato per intero soltanto una volta in un cinema di Hollywood, rimasto quasi completamente vuoto. Nel video Maometto viene presentato come un imbroglione e un donnaiolo. Come se non bastasse, la clip di Innocence of Muslims è introdotta dal pastore Terry Jones, un predicatore della Florida, famoso per aver bruciato in pubblico i libri del Corano.

Al di là del tipo di rappresentazione, per molti musulmani qualsiasi raffigurazione del profeta è considerata blasfema. La religione musulmana è aniconica, cioè non ammette immagini. Del resto, nel 2005, i gruppi di musulmani più estremisti avevano avuto un tipo di reazione simile al seguito delle di 12 vignette satiriche su Maometto apparse sul quotidiano danese Jyllands-Posten. La differenza, in questo caso, è la reazione della presidenza statunitense. Apparso in tv con il Segretario di Stato, Hillary Clinton, Obama ha condannato l'aggressione, ma ha ribadito il rispetto delle religioni.

Con le elezione alle porte, la vicenda ha avuto ripercussioni sulla politica americana. Il rischio è che le manifestazioni antiamericane portino ad un'escalation della tensione nei paesi mediorientali, come Libia ed Egitto (sostenuti - anche militarmente - dagli Stati Uniti), con conseguenti crisi diplomatiche. Una situazione del genere potrebbe trasformarsi in un'arma a favore dello sfidante Mitt Romney. Infatti, l'intento repubblicano, come scrive Federico Rampini sul suo blog su Repubblica, è quello di far passare l'equazione "Obama come Jimmy Carter", accusando Obama di non essere capace di difendere gli inerissi americani nell'area, come successe a Carter durante la presa degli ostaggi all’ambasciata di Teheran nel 1979.