Anche se l'espressione è relativamente moderna (il termine "Seidenstraße"venne usato per la prima volta nel 1877 dal geografo tedesco Ferdinand von Richthofen), la "via della seta", lunga circa 8.000 km, dal cuore dell'Anatolia fino al Giappone, all'India e la Cina, era già conosciuta da Greci e Romani. Quell'insieme di itinerari, terrestri, marittimi e fluviali, furono il vero ponte tra Oriente e Occidente, dal quale non solo passarono tessuti preziosi e spezie esotiche, ma anche idee, religioni, filosofie. Così arrivarono in Europa l'Astronomia, la Matematica, la Geometria e il Buddismo raggiunse tutta l'Asia centrale. Gli scambi commerciali tra oriente e occidente furono essenziali nello sviluppo delle antiche civiltà, in Egitto, nell'Asia Minore, in Cina, in Tibet e in tutto l'impero romano. La via della seta portò Marco Polo alla corte del Khan di Pechino e restituì all'Europa i fasti imperiali del lontano regno d'Oriente.