L'Ubuhake era l'ordine sociale in vigore in Ruanda e Burundi sin dal XVI secolo che faceva dei Tutsi la classe dominante. Fino al 1958, sia i coloni europei che la Chiesa di Roma decisero mantenere tale divisione sociale (paragonabile al feudalesimo europeo). I Tutsi, allevatori, concedevano agli Hutu, tradizionalmente agricoltori, l'uso del bestiame in cambio di favori perosnali. In questo modo, nel corso dei secoli gli Hutu divennero veri e propri "vassalli" dei Tutsi. Così, gli europei, per distinguere Hutu da Tutsi bisognava contare il numero di bestiame che questi possedevano: poiché, in genere, i primi erano più poveri dei secondi, un Hutu era chi possedeva meno animali.