Nonostante Usa e associazioni umanitarie accusino Khartoum di genocidio, le Nazioni Unite hanno istituito una Corte Internazionale solo per crimini di guerra. Sono stati accusati il Ministro sudanese per gli Affari Umanitari Ahmed Haroun (allo scoppio della guerra era Ministro degli Interni) e il leader delle milizie Janjaweed Ali Kosheib, ma nessuno dei due è stato ancora arrestato. Anzi, il governo di Khartoum ha dato proprio ad Haroum l’incarico di gestire i capi profughi interni e monitorare lo spiegamento delle forze Africane e Onu. In questo caso, il conflitto in Darfur pare mettere in luce le difficoltà che incontra la diplomazia internazionale. A maggior ragione se si considerano le dichiarazioni rese nel dicembre 2007 dal giudice della Corte Internazionale Luis Moreno-Ocampo al Consiglio di Sicurezza Onu: “Ahmad Harun sta controllando le vittime all’interno dei campi…le donne vengono stuprate... i rifugiati sono circondati da forze ostili; le loro terre e le loro case sono state occupate da nuovi coloni. La stessa logica di sempre: l’obiettivo sono civili che possono sostenere i ribelli. Fin quando Harun sarà libero a Khartoum, non ci sarà possibile soluzione in Darfur”.