L'etnia curda è presente in diversi paesi medio orientali (in particolare Iran, Iraq), oltre che in Turchia. Pur essendo un gruppo etnico unitario, con una lingua e una tradizione culturale ben definita, i curdi non hanno mai avuto un'unità nazionale. In Turchia, le tensioni iniziarono negli anni '70, quando il regime militare oppresse duramente tutte le minoranze etniche, colpevoli di destabilizzare il paese. Il 27 novembre 1978, Abdullah Öcalan, studente di scienze politiche ad Ankara, e suo fratello Osman fondarono il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Partîya Karkerén Kurdîstan, PKK), di ispirazione marxista. Dopo il colpo di stato del generale Evren, il PKK divenne una formazione soprattutto militare. Le violenze non si placarono fino alla fine degli anni '90, in seguito all'arresto di Öcalan. A partire dall'11 settembre 2001, il PKK è nella lista delle organizzazioni terroristiche. La questione curda è alla base del rifiuto turco di concedere lo spazio aereo alle truppe americane durante le operazioni militari in Iraq nel 2003. L'esercito statunitense avrebbe sfruttato il sostegno dei movimenti curdi che si opponevano al regime di Saddam Hussein, Erdogan, temendo una possibile recrudescenza delle violenze nel Kurdistan turco, preferì non collaborare con l'alleato statunitense. Di contro, a partire dal 2008, il successore di Öcalan, Murat Karayilan, ha dato dei segnali di apertura, invitando sia il governo di Ankara che gli stessi movimenti curdi alla cessazione delle ostilità, anche se la presenza del PKK e la sua sempre maggiore spinta militarista minaccia ogni possibilità di pace. Per approfondire, vai all'articolo La questione curda