Nel 1989 la politologa Barbara Honegger pubblicò un libro, October Surprise, che fece molto scalpore.

Ex collaboratrice per le pari opportunità  dell'amministrazione Reagan dal 1980 al 1983, la Honegger accusava alcuni membri del comitato elettorale del futuro presidente di aver trattato un accordo segreto con la Repubblica Islamica di Iran, generalmente chiamato proprio October Surprise.

La Honegger accusava William Casey e altri collaboratori di Reagan di aver incontrato, tra luglio e agosto 1980 all'Hotel Ritz di Madrid, una delegazione iraniana per ritardare la consegna degli ostaggi fino al giorno delle elezioni presidenziali, il 20 novembre dello stesso anno.

Nei sondaggi, Reagan era in netto vantaggio sul suo avversario, l'allora presidente Jimmy Carter.

Secondo la Honegger il rischio di una consegna degli ostaggi avrebbe potuto aumentare la popolarità  di Carter (una sorpresa d'ottobre, appunto), il cui team stava negoziando con le autorità  iraniane. In cambio, Casey avrebbe promesso sostanziosi aiuti militari all'Iran.

Anche il settimanale Newsweek e il quotidiano New York Times intrapresero una serie di indagini, portando alla luce alcuni documenti appartenuti allo staff del presidente riguardanti la crisi iraniana del 1979.

Ma diversamente da quanto era successo per lo scandalo Watergate, le indagini delle due testate giornalistiche non incrinarono minimamente la popolarità  di Reagan che, anche dopo il più grave scandalo Iran-Contra, finì i suoi due mandati in un vero e proprio bagno di folla.