Islam in Africa
La tradizione araba vuole che l'Islam sia arrivato in Africa attraverso massicce migrazioni di rifugiati che scappavano dalle persecuzioni in Medio Oriente.
Storicamente si fa risalire l'invasione armata araba a pochi anni dopo la morte di Maometto nel 639, quando il generale musulmano Amr ibn al-Asi guidò l'esercito verso le zone orientali del continente. In pochi anni gli arabi giunsero in Egitto, Nubia (attuale Sudan settentrionale) e Etiopia.
Un secolo dopo i mercanti del Golfo Persico diffusero la religione di Allah stabilendo scambi commerciali con le popolazioni che vivevano lungo le coste orientali dell'Africa.
Attorno al VII secolo, durante i Califfi omayyadi (due dinastie arabe che derivano entrambe il loro nome dal clan di appartenenza), l'Impero Arabo si estese in Africa del nord, sconfiggendo le tribù locali e gettando le basi che avrebbero definito i confini delle future nazioni nordafricane.
La religione musulmana, infatti, fu motore di profonde trasformazioni in particolare nelle regioni nordafricane, imponendo un ordine sociale definito e spezzando le affiliazioni tribali.
Paesi come il Marocco, l'Egitto, l'Algeria e la Tunisia entrano a far parte molto presto del mondo musulmano, stabilendo da un lato forti legami con i popoli mediorientali.
Al tempo stesso nelle regioni nord africane, le tribù berbere che rifiutavano la conversione all'Islam furono costrette a migrare sempre più verso l'interno del continente.
La predicazione nelle altre zone avvenne più tardi, attorno all'anno mille, con l'arrivo dei predicatori musulmani anche nell'Africa subsahariana e occidentale.
In Africa occidentale, gli arabi giunsero seguendo le carovane delle popolazioni nomadi, come i Fula che si spostavano lungo il corso del fiume Senegal. A differenza dei predicatori cristiani, i musulmani tollerarono le tradizioni indigene, tra le quali la poligamia, facilitando così la conversione all'Islam.
Con l'espansione dell'Impero Ottomano, la religione musulmana divenne parte integrante della società e delle strutture politiche nordafricane, e sempre più diffusa nel resto del vasto continente, tanto che attorno al 1880 l'Islam era radicato in un terzo dell'Africa.
[Nell'immagine: S. M. S. Tantawi, Imam della moschea de Il Cairo tra le più importanti dell'Islam]
Sciiti e Sunniti
Il 90% del mondo musulmano è di confessione Sunnita, eccetto in Iran, parte dell'Iraq, Siria e Yemen, dove i musulmani seguono l'antica confessione Sciita. In effetti, la differenza principale tra le due confessioni consiste proprio nel permettere anche ai non discendenti di Maometto (quindi arabi o provenienti da La Mecca) di diventare Guida Spirituale della Comunità islamica (Umma).
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