Nelle elezioni federali del 2006, il partito Conservatore guidato da Stephen Harper ottenne la maggioranza dei seggi nella House of Representative (il Parlamento canadese).

Harper divenne il ventiduesimo primo ministro, e pose fine ai tredici anni di governo liberale. Tra i primi atti del nuovo governo, vi fu una mozione che rendeva il Quebec una "nazione", però, all'interno del Canada.

Due anni dopo, nel 2008, Harper fece un gesto del tutto "rivoluzionario": fu il primo premier a chiedere pubblicamente scusa per gli abusi subiti dai giovani aborigeni all'interno del sistema scolastico canadese (un gesto simile era stato fatto da Kevin Rudd nei confronti dei aborigeni australiani).

A causa di un forte dissenso all'interno del Partito Conservatore, il primo governo Harper fu sciolto e nell'ottobre del 2008 furono indette le elezioni anticipate. Dopo la tornata elettorale, il partito rimase al di sotto della maggioranza assoluta dei seggi della Camera, ma le preferenze per Harper gli permisero di ottenere un secondo mandato.