Il ventesimo secolo si aprì con la destituzione della monarchia (1910), i diversi movimenti sovversivi infatti insorsero, guidando il Portogallo verso la nascita della democrazia. Anche quest’esperienza fu breve, nel 1926 con un colpo di stato, António de Oliveira Salazar instaurò O Estado Novo, il regime dittatoriale più lungo di Europa.

Solo nel 1974, infatti, con una rivolta pacifica iniziata il 25 aprile a Lisbona, la cosiddetta Rivoluzione dei Garofani, il Portogallo potè intraprendere il cammino verso una moderna e stabile democrazia. Negli anni sessanta furono persi gli ultimi territori dell’impero, le attuali nazioni di Capo Verde, São Tomé e Príncipe, Guinea-Bissau, Angola e Mozambico.