Attorno al X secolo a.C. i territori che attualmente formano la Tunisia furono abitate dai Fenici, popolazioni provenienti dalla antica regione mediorientale del Canaan (attuale Libano, Palestina e Israele).

Come narrato nell'Eneide di Virgilio, nel 814 la regina fenicia Didone fondò la storica città di Cartagine, distrutta dai romani nel 146 a.C. durante la terza guerra punica. La Tunisia fu provincia romana fino al V secolo d.C., quando venne invasa dai Vandali per poi essere conquistata un secolo dopo da Giustiniano, entrando così a far parte dell'impero Bizantino.

Nel corso del VII secolo, giunsero gli Arabi che fondarono Al Qayrawan, una delle città sante dell'Islam. Come in altre zone nordafricane, gli arabi islamizzarono le popolazioni locali, entrando in conflitto con le tribù berbere che nel corso dei secoli si opposero alle dinastie regnanti. I berberi abitavano la regione ancor prima dell’arrivo dei fenici. Si ritiene, infatti, che il nome del paese derivi proprio dal parola berbera Tunus, anche se gli studiosi si dividono sul suo significato che potrebbe designare "promontorio" oppure "luogo in cui passare la notte".

Nel 1159, dopo un breve periodo di dominazione normanna, la Tunisia fu assoggettata dai califfi marocchini Almohad, ai quali successero i berberi Hafsids, fino alla conquista ottomana. Durante il dominio turco, la Tunisia godette di un lungo periodo di prosperità, dovuto soprattutto alla notevole indipendenza garantita ai signori (in turco bey) tunisini, in particolare alla dinastia Hussein che regnò in Tunisia dal 1705 al 1957.

Nel corso del XIX secolo, in seguito alla caduta dell’impero ottomano, l'Europa rivolse i propri interessi verso il nord Africa. Paesi come Algeria, Marocco, Libia e Egitto divennero facili terre di conquista. A causa dei pesanti debiti contratti con Gran Bretagna, Francia e Italia, i bey tunisini, a partire dal 1869, furono costretti a tollerare la pressante intromissione straniera.

Tra i vari contendenti ebbero la meglio i francesi che, movendosi dalle vicine colonie, riuscirono ad invadere la Tunisia. Nel 1879, con un accordo segreto Francia e Gran Bretagna decisero il futuro del paese: i primi accettarono il controllo britannico a Cipro e, in risposta, i secondi appoggiarono la presenza francese in Tunisia. In questo modo, la Francia tagliò fuori dalla corsa l’Italia, ufficializzando la propria presenza in Tunisia il 12 maggio 1881 col Trattato di Bardo (in arabo, Al Qasr as Sa'id).