Gerusalemme fu proclamata capitale d'Israele nel 1950 e confermata come tale, nel 1980, con "legge fondamentale" promulgata dalla Knesset, il parlamento israeliano.

Entrambe le proclamazioni non sono mai state riconosciute come valide dalla comunità internazionale, tanto che una serie di Risoluzioni dell'ONU considerano parte dell’insediamento israeliano nella città come Territorio Occupato. Per questo motivo, tutte le ambasciate straniere risiedono a Tel Aviv.

Gerusalemme Est fu conquistata durante la guerra dei sei giorni, e de facto è amministrata da Israele, sebbene continua ad essere rivendicata dai palestinesi, come capitale del proprio stato. E proprio la zona orientale (cioè la parte vecchia) è luogo di culto per le tre maggiori religioni monoteistiche. Alcuni esempi:

la spianata del Tempio o delle Moschee (sacro per gli ebrei in quanto sede del Tempio di JHWH, per i musulmani, invece, è sacro perché il profeta Maometto venne assunto in cielo dalla roccia situata in cima al monte, oggi all'interno della Cupola della Roccia);

il Muro occidentale (conosciuto anche come il Muro del Pianto, cioè il muro di cinta del primo Tempio di Gerusalemme, sacro per l’ebraismo);

la Chiesa del Santo Sepolcro, dove, secondo la tradizione cristiana, fu crocifisso Gesù.