L'Iran è sulla balck list degli Stati Uniti e dopo le continue minacce da Teheran contro lo stato di Israele, Washington e Unione Europea hanno intensificato le sanzioni contro il paese islamico. Tali restrizioni commerciali hanno colpito anche il mondo dei videogiochi. A farne le spese sono stati gli utenti iraniani appassionati di World of Warcraft (il mondo di Warcraft), un Multiplayer Online Role-Playing Game, ovvero un gioco di ruolo online, al quale possono partecipare diversi utenti accedendo ad internet.

Nei giorni scorsi, Battle.net il sito europeo di Blizzard, la casa di produzione di World of Warcraft è stata tempestata di mail da parte di utenti iraniani, i quali lamentavano l'impossibilità di accedere alla piattaforma di gioco, a meno che non utilizzavano un server situato al di fuori dei confini dello stato mediorientale. Così, Blizzard ha fatto sapere, attraverso il sito di gioco, che a causa delle restrizioni non è possibile fare affari con persone che vivono in determinate nazioni, tra cui l'Iran.

Sempre a causa delle dure sanzioni economiche imposte all'Iran, Blizzard non potrà nemmeno risarcire i giocatori iraniani (per accedere al videogame, infatti, bisogna fare un abbonamento). E se da parte della casa produttrice c'è l'intenzione di trovare un escamotage alle restrizioni, la BBC riporta che molti giocatori iraniani, anche di altri videogame come Guild Wars, una volta provato a fare il login nelle relative piattaforme sono stati ridirezionati su una pagina dove venivano informati che tali giochi erano bloccati perché promotori di "superstizione e falsi miti".

Anche se non ci sono conferme ufficiali, è noto che il governo di Teheran applica un controllo durissimo su internet e sui mezzi di comunicazione in generale, per cui sembra piuttosto difficile che gli appassionati possano accedere presto ai videogiochi online.