Spesso facciamo coincidere, soprattutto in occidente, il concetto di Europa con Unione Europea (entità  politica, non geografica). A maggior ragione, dopo l'adesione all'UE dei paesi dell'est, appartenenti all'ex blocco sovietico, come Polonia, Repubblica ceca, Ungheria, Romania e Bulgaria.

Sebbene gli anni di Guerra Fredda abbiano lasciato un segno profondo nelle strutture, non solo politiche o economiche di tutto il continente, le trasformazioni avvenute negli ultimi decenni, comprese in quel complesso fenomeno economico e politico chiamato globalizzazione, stanno riscrivendo nuovamente i confini europei, laddove l'UE, con tutte le sue sfaccettature, rappresenta un'entità  politica e culturale omogenea, che, però, al tempo stesso, non può essere considerata rappresentativa di un intero continente.

Ma con uno sguardo più attento, possiamo osservare quanto sia più complessa e variegata la composizione etnica, religiosa e politica di tutto il continente, la cui estensione comprende popolazioni eterogenee che si estendono dalle coste del Mediterraneo per arrivare fino alle steppe della Russia, o del Mar Nero.