La democrazia in Spagna
Il regime di Franco finì con la sua morte, in 20 novembre 1975, a 82 anni, anche se la società spagnola era già profondamente cambiata.
Negli anni di malattia del Caudillo, il principe Juan Carlos fu nominato Capo di Stato, traghettando il paese verso una nuova era. Nel 1978 fu emanata una nuova costituzione, introducendo la democrazia e garantendo autonomia alle varie comunità etniche.
Il 23 febbraio 1981, frange ribelli delle forze militari cercarono di rovesciare il governo, ma la maggior parte dell'esercito rimase fedele al re, il quale, con in un discorso pubblico alla televisione, ribadì il suo ruolo di capo militare e riuscì a fermare il tentativo di colpo di stato.
Nel 1982, la Spagna entrò a far parte della NATO, in seguito a una consultazione popolare. Lo stesso anno il Partito Socialista dei Lavoratori (PSOE) salì al potere dopo 43 anni. Nel 1986, la Spagna entrò a far parte della Comunità Europea. Dopo 12 anni, nel 1996, il PSOE fu spodestato dal Partito Popolare (PP), guidato da José María Aznar. La Spagna ormai era una nazione democratica, integrata nella politica e nell'economia dell'UE. Nel 2002, infatti, l'euro sostituì la vecchia moneta spagnola, la peseta.
[Nell'immagine: Il re Juan Carlos]
L'ETA
Probabilmente la vera minaccia alla democrazia è stata per anni l'ETA (in basco Euskadi Ta Askatasuna, cioè "paese basco e libertà"), organizzazione terroristica che sostiene l'indipendentismo della regione basca, nel nord est del paese al confine con la Francia. L'organizzazione nacque ne 1952 come movimento politico indipendentista contrario alla dittatura di Franco, politicamente schierato a sinistra. Durante gli anni del Caudillo, l'ETA guadagnò un discreto sostegno popolare. Tanto che in seguito all'attentato dinamitardo del 1973 nel quale perse la vita Luis Carrero Blanco, l'uomo designato da Franco come suo successore, la neonata democrazia emise nei confronti dell'organizzazione un'amnistia generale, però rifiutata. Nel 1978 nacque il partito Herri Batasuna. Secondo le stime del Ministero degli Interni spagnolo, pubblicate il 22 settembre 2008, in quarant'anni, l'organizzazione terroristica è stata responsabile dell'uccisione di 824 persone, di cui 342 civili. Per approfondire, vai all'articolo: l'ETA
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