Secondo la costituzione del 1962, il Marocco è una monarchia costituzionale, con gran parte del potere esecutivo nelle mani del sovrano, il quale può sciogliere il governo e indirizzare la politica militare del paese. Alla morte del sovrano Hassan, nel 1999 salì al trono suo figlio, attuale re del Marocco, Mohammed VI.

Dalla ascesa al trono di Mohammed VI, la situazione politica ed economica marocchina è profondamente cambiata. Anche se il potere rimane saldo nelle sue mani, molte sono le libertà concesse al suo popolo, tanto da favorire la formazione di nuovi partiti d’opposizione. Sul fronte interno, inoltre, Mohammed VI ha intrapreso la lunga strada della modernizzazione, attirandosi le ire dei gruppi islamici fondamentalisti, in particolar modo dopo l’introduzione della Mudawana, il diritto di famiglia islamico-sunnita. Alcune importanti riforme presenti nella Mudawana hanno garantito alle donne diritti in passato sconosciuti.

Sempre sul fronte interno, la dura opposizione islamica e gli attentati suicidi a Casablanca nel 2003 hanno spinto il sovrano all’introduzione di severe leggi anti-terrorismo, accusate, però, sia da organizzazioni marocchine che internazionali, di violazione dei diritti umani. Sul fronte internazionale, invece, la lotta al terrorismo e il supporto nella seconda guerra del Golfo hanno rinsaldato i rapporti tra le due sponde dell'Atlantico, il Marocco ha lo status di miglior alleato degli Stati Uniti tra i non appartenenti alla NATO.

Del resto, le relazioni diplomatiche tra USA e Marocco sono sempre state ottime, tanto che durante gli anni di Hassan II il Marocco fu l’unico paese arabo a riconoscere lo stato di Israele, rompendo ogni rapporto con l’ONP di Yasser Arafat e solo con l’attuale sovrano, è stato riaperto il dialogo con l'Autorità Palestinese. Nell’ambito delle relazioni con i paesi mediterranei, l’Unione Europea è il più importante partner commerciale del Marocco, grazie anche agli accordi stipulati nel 1995, dopo la liberazione degli oppositori al regime di Hassan II.