La Polonia è uno dei paesi più cattolici al mondo. Del resto, nel paese la religione ha giocato un ruolo molto importante da un punto di vista politico. Solidarnosc, il sindacato indipendente di chiara ispirazione cattolica, guidato da Lech Wałęsa, e sostenuto da Papa Giovanni II, fece sì che la Polonia fosse il primo paese dell'ex blocco comunista ad affrancarsi dall'orbita moscovita.

Eppure in pochi sanno che in Polonia esiste una comunità mussulmana dalle radici molto antiche. Anche se si tratta di un gruppo di 25 mila persone (una cifra piuttosto esigua se paragonata ai 38 milioni di abitanti), i musulmani polacchi, chiamati Tatari, si insediarono in Polonia più di 600 anni fa.

In origine, i Tatari facevano parte dell'impero di Gengis Khan che comprendeva l'attuale Russia, l'Ungheria e la Polonia. Nel 1225, alla morte di Gengis Khan, i Tatari si spostarono verso la Lituania, da dove provengono le prime testimonianze della loro presenza. Nella tesi di Elvira Monaco "La diffusione dell'Islam in Polonia dalle origini ad oggi", che ben descrive la presenza della comunità mussulmana nel paese dell'Est Europa, leggiamo che "i primi Tatari apparvero nel XIV sec. nel Granducato di Lituania, in seguito alla spedizione del 1397 del duca lituano Vytautas nelle steppe del Mar Nero. Il numero stimato dei Tatari residenti nel Granducato di Lituania e Polonia nel XVII sec. risaliva a 15 mila".

Da allora la presenza di musulmani in Polonia è andata crescendo, nonostante le difficoltà incontrate in epoca moderna, in particolare durante l'invasione da parte della Germania nazista e sotto il regime comunista. Attualmente i Tatari vivono per lo più nelle grandi città, come Danzica e Versavia, dove nel 2012 è stata costruita un'importante moschea che può contenere 500 persone e che fa da punto di riferimento per tutta la comunità musulmana presente nel paese. In Polonia, infatti, oltre ai Tatari, che sono ormai parte integrante del tessuto sociale, c'è una piccola comunità di profughi ceceni e somali (anche se quest'ultimi sono un numero davvero esiguo).

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