Dopo il lungo soggiorno di Marco Polo nella lontana Cina, la presenza occidentale (e cristiana) tornò prepotente in estremo Oriente a cominciare dal XVI secolo, a seguito delle spedizioni portoghesi lungo le coste orientali dell'Oceano Indiano. Nata dalla Controriforma, la Compagnia di Gesù inviò in Oriente i primi padri missionari per convertire le genti degli angoli più remoti del pianeta. Il primo a seguire la rotta verso Pechino fu Francesco Saverio, morto sull'isola di Shangchuan, lungo la costa sud occidentale della Cina nel 1552, prima di raggiungere la terraferma. Il 7 settembre 1598, sempre a seguito delle spedizioni portoghesi, il gesuita italiano Matteo Ricci riuscì ad entrare a Pechino. Ma solo 3 anni dopo il padre della Compagnia ottenne udienza presso l'imperatore che, ammirato e incuriosito dalla cultura occidentale e dai doni dell'italiano, concesse a Ricci la costruzione di una chiesa. Ricci è considerato il primo sinologo, in grado di diffondere in occidente lo studio della lingua e della cultura cinese. Per la struttura stessa della Compagnia di Gesù l'evangelizzazione doveva avvenire nella lingua dei popoli da convertire. Ricci, infatti, scrisse il primo dizionario cinese-portoghese e tradusse in latino i "quattro libri" del confucianesimo. Nel XVIII secolo un altro gesuita famoso raggiunse la corte imperiale di Pechino, il pittore Giuseppe Castiglione, cresciuto a Milano e giunto in Cina nel 1715. Castiglione entrò nelle grazie dell'imperatore Qianlong della dinastia Qing, il quale gli commissionò la progettazione dei Palazzi in Stile Occidentale all'interno dei giardini del Vecchio Palazzo Estivo. La fama di Castiglione fu tale che a distanza di secoli, nel 2005 la principale emittente televisiva cinese, China Central Television, trasmise la serie televisiva Palace Artist ("Artista di Palazzo"), dedicata al pittore italiano.