Nella storia della cinematografia americana, New York, con i suoi grattacieli, è stata colpita da cataclismi naturali, invasioni aliene e eventi sconvolgenti centinaia di volte. Basti pensare alle famosissima sequenza in cui King Kong, già nel 1933, si arrampicava sull'Empire State Building (all'epoca il grattacielo più alto al mondo), circondato da aeroplani militari. Poi gli effetti speciali di Hollywood hanno distrutto almeno una decina di volte la Statua della Libertà, inondato le vie lussuose di Manhattan e fatto cadere il ponte di Brooklyn. In qualche modo, gli attentati dell'11 settembre sono la drammatica materializzazione dell'immaginario costruito sulla città. Da un punto di vista mediatico, la dinamica degli attentati sembra voler colpire gli States e il mondo intero proprio come una citazione di film hollywoodiani. La tempistica, inoltre, sembra essere stata calcolata per offrire al mondo lo "spettacolo" in diretta. Il primo aereo si schiantò sulla torre nord alle 8:46 (ora locale), il secondo alle 9:03, dando tutto il tempo a cineoperatori e fotografi di "posizionarsi" e riprendere dal vivo quello che stava succedendo.