La tragedia del Biafra
Nonostante l’indipendenza, le divisioni tribali e la pesante eredità coloniale fecero piombare la nascente democrazia in un continuo di colpi di stato, rivolte locali e devastanti carestie.
Il primo rivolgimento politico si ebbe il 15 gennaio 1966, quando un gruppo di ufficiali Ibo uccise il primo ministro, Abubakar Tafawa Balewa. Capo della nazione divenne Aguiyi-Ironsi, spodestato dopo solo sei mesi dal Generale Maggiore Yakubu Gowon.
Durante il regime di Gowon vennero massacrati centinaia di migliaia di Ibo che, in risposta, si organizzarono in gruppi paramilitari. Un anno dopo, il 6 luglio 1967, infatti, la regione Ibo del Biafra si proclamò Repubblica Indipendente, facendo precipitare il paese nell’ennesima guerra civile, durata fino al 13 gennaio 1970.
Gli anni di guerriglia tra l’esercito Nigeriano e i secessionisti portarono il paese alla rovina, causando epidemie e carestie nelle quali morirono circa 3 milioni di persone.
[Nell'immagine: "I bambini affamati della guerra in Biafra", "Life", 12 Luglio 1968]
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